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Sai come risparmiare centinaia di euro con la neutralità climatica?

20/06/2019 2:22

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L’idea di realizzare un programma per raggiungere la neutralità climatica può ad un primo impatto spaventare ogni azienda, sia piccola che grande. Ci sono tanti aspetti delle operazioni svolte dall’azienda che producono un’impronta di carbonio e l’idea di stimarle, valutarle e calcolarne le emissioni è sicuramente intimorente.

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La verità, tuttavia, è che sì, si tratta di un processo che deve essere fatto. Le aziende non possono più ignorare la problematica della sostenibilità ambientale quando il trasporto (compreso il trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti) contribuisce al 29% del totale delle emissioni di gas serra e l’industria al 22% delle emissioni totali. Uno dei maggiori ostacoli per un’azienda, almeno nella mente dei dirigenti di livello C, è l’idea che il costo della riduzione delle emissioni di carbonio sia troppo alto. A quanto pare, però, non è esattamente così. Infatti, grazie alla neutralità climatica l’azienda può risparmiare centinaia, se non migliaia di euro.

Come risparmiare grazie alla neutralità climatica

Questi risparmi possono provenire da diversi aspetti legati alle operazioni svolte in azienda e da come queste operazioni influenzano la brand image. Considerato questo, vediamo in che aree le aziende possono ottenere dei grandi risparmi grazie alla neutralità climatica.

1. Bollette energetiche più basse

La riduzione dei consumi di energia si traduce in bollette energetiche più basse: niente di più e niente di meno. Questi risparmi energetici, tuttavia, possono davvero sommarsi l’un l’altro ed impattare fortemente l’azienda. Consideriamo il caso di un ospedale. Gli ospedali che riducono il consumo di energia e la produzione di spazzatura possono risparmiare fino a 15 miliardi su un periodo di 10 anni. La riduzione dei costi di energia può avvenire mettendo in pratica accorgimenti come:

  • l’utilizzo di lampadine a risparmio energetico;
  • l’introduzione della possibilità per i dipendenti di lavorare da casa in alcune o nella maggioranza delle occasioni;
  • l’installazione di fonti di energia solare o idroelettrica;
  • il risparmio dell’acqua;
  • riduzione della produzione di spazzatura;
  • transazione ad una gestione paperless o scelta di prodotti cartari eco-friendly.

2. Riduzione della perdita finanziaria legata al turnover dei dipendenti

Le persone oggi vogliono lavorare per aziende che fanno la differenza, non aziende che sono esclusivamente focalizzate sulle voci di bilancio e ciò è particolarmente vero per i millennials. Uno studio ha mostrato che un’azienda che è sostenibile può ridurre il turnover dei dipendenti fino al 50%. Il turnover dei dipendenti, infatti, costa in modo significativo alle aziende. Una ricerca quantifica tale costo al 213% del salario del dipendente, mentre un’altra a circa 1,5/2 volte l’ammontare dello stipendio del dipendente.

In ogni caso, la riduzione del tasso di turnover dei dipendenti può permettere alle aziende di risparmiare decine  o addirittura centinaia di migliaia di euro all’anno. Questi risparmi sono associati ad esempio alle spese relative alla pubblicizzazione delle posizione aperte, al dover fare colloqui, all’attività di monitoraggio dei candidati,  all’attività di formazione e alla perdita di produttività legata alla sostituzione di un dipendente che lascia l’azienda.

3. Dipendenti più produttivi

Non solo le aziende sostenibili sono maggiormente in grado di tenere con sé i propri dipendenti, ma sono anche maggiormente propense ad avere dipendenti più produttivi. Le aziende che sono eco-friendly, infatti, hanno dipendenti più produttivi del 16%  rispetto alla media. Ciò si traduce in lavoro svolto in minor tempo e, di conseguenza, a risparmi nei costi di un progetto e di consumo di energia.

4. Riduzione dei costi legati alla spedizione

Quando un’azienda rende più ecosostenibile la sua logistica, si assiste a considerevoli risparmi. Anche se vi è una maggiore spesa per carburanti eco-friendly, sarà possibile risparmiare con:

  • la riduzione del packaging necessario per i prodotti;
  • la definizione di rotte più efficienti per la spedizione;
  • l’accorpamento delle spedizioni di modo che lo spazio sui camion sia utilizzato al massimo e siano necessari meno viaggi;
  • l’impostazione di una guida più lenta per ridurre i consumi di carburante;
  • realizzare una costante manutenzione di modo che i camion utilizzati siano sempre efficienti;
  • utilizzare pannelli solari su navi che devono percorrere lunghe distanze;
  • minimizzare la necessità di spazio in magazzino.

La neutralità climatica passa anche dalla compensazione della CO2

Fare dei cambiamenti nell’utilizzo di energia e nel rendere la tua logistica più ecosostenibile richiede tempo e denaro, in discrete quantità. Mentre questi cambiamenti sono necessari e permetteranno di risparmiare nel lungo periodo, essi potrebbero non essere fattibili nel breve periodo. In ogni caso, le aziende hanno anche un’alternativa: il contributo a progetti di compensazione dell’impronta di carbonio, che permettono di cancellare le emissioni causate ogni anno.

La compensazione della CO2 riguarda essenzialmente investimenti che un’azienda fa nella produzione di energia ecosostenibile o nella piantare alberi per creare un bacino di carbonio eliminando così il diossido di carbonio dall’atmosfera. Il costo del cosiddetto carbon offset è stato provato essere minore di molti dei cambiamenti necessari per ridurre l’impronta di carbonio, quindi scegliere questa opzione permetterà di risparmiare ulteriormente, scegliendo comunque una strada ecosostenibile.

In ultima analisi, ciò a cui dovresti aspirare è una riduzione delle emissioni e l’acquisto di compensatori del carbonio emesso. Detto questo, compensare la CO2 prodotta è un modo per avere cambi significativi rapidi e risparmi in termini di costi. Tuttavia, mettersi in una condizione di neutralità climatica deve necessariamente partire dal calcolo delle emissioni attuali.

Si tratta di un calcolo piuttosto complicato, pertanto la miglior soluzione è l’utilizzo di calcolatori di emissioni di CO2. Clicca qui per dare un’occhiata al nostro!

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Paolo Calamendrei
Written by Paolo Calamendrei